Non crediamo che per cambiare si debba rottamare qualcuno o qualcosa; sentiamo però il bisogno di cambiamento.
Siamo convinti della necessità di utilizzo di strumenti tecnologici, ma siamo anche certi che il punto di partenza stia nella continuità dell'operato di chi fino ad oggi ha presieduto il nostro Collegio.
Per questo motivo, pur comprendendo le diverse posizioni, ci sentiamo di dire che è dialetticamente scorretto demonizzare questo nostro proposito. Nessuna congettura si cela dietro alla nostra intenzione, ma semplicemente ci unisce il bisogno di cambiamento e il desiderio di veder modernizzata nel corpo e nella mente l'istituzione del nostro Collegio.
Quando ci sono contrasti di pensiero, vuol dire che ci sono idee; quando ci sono idee e libertà di espressione vuol dire che c'è democrazia. Ma è il confronto democratico la forma di dialogo in cui dobbiamo esprimerci, se vogliamo contribuire alla crescita della professione.
Finalmente anche per noi il vento soffia forte e se domani ci saranno più vele spiegate che muri alzati, riusciremo a far muovere la nave dal porto verso il mare aperto; diversamente avremo avuto in cuore l'entusiasmo di averci provato.
Un Sorriso a Voi tutti